Tutto ciò che esiste nell’universo (in questo e in qualsiasi altro universo) è costituito di Sostanza universale, cioè di quella sostanza che è materia al suo stato più denso e spirito al suo stato più rarefatto, il cui spettro va dal qualitativo al quantitativo, dallo spirituale al materiale, dall’astratto al concreto.
Il mondo fisico deriva dal mondo metafisico come il ghiaccio deriva dall’acqua, perché la materia è una cristallizzazione dello spirito: il mondo che ci circonda è dunque la cristallizzazione nello spazio-tempo materiale e quantitativo di un mondo spirituale astratto e qualitativo.
La scienza si ostina a tener conto solo dell’aspetto che è misurabile proprio per la sua connotazione concreta e quantitativa, ed è per questo che non riesce a fornire risposte esaurienti alle «Grandi Domande».
Finché la scienza non scollinerà dalla fisica alla metafisica (ma allora la si potrà ancora chiamare «scienza»?), essa non potrà comprendere la natura profonda della realtà, ma solo la «crosta», la sua parte più superficiale, che è densa e oggettiva e pertanto misurabile. In altre parole, «scienza e filosofia, fisica e metafisica si dovranno alfine fondere se si vorrà dare risposte convincenti agli interrogativi sempre più pressanti che oggi si pongono».
Il punto è che la filosofia, in particolare quella esoterica o tradizionale, tendente a reintegrare l’elemento spirituale nell’equazione esistenziale e nell’attuale povera visione del mondo, non è qualcosa di ozioso o di speculativo: al contrario è estremamente utile, e potrebbe redimere il mondo moderno dai suoi molteplici errori se solo venisse applicata con coscienza alla vita quotidiana e ai nostri processi di pensiero.
Perché questa conoscenza costituisce una visione più profonda e corretta della realtà che ci circonda rispetto alla concezione materialistica «mutilata» degli aspetti spirituali, veri generatori degli aspetti fisici della realtà. Essa può pertanto rettificare il nostro pensare, il nostro teorizzare adulterato da una visione parziale, incompleta dell’esistenza.
La reintegrazione dell’elemento spirituale nella attuale visione del mondo costituisce l’unica via di salvezza e di consapevolezza per l’umanità fuorviata e stremata dell’età oscura.
Autore | PIER FRANCESCO GRASSELLI |
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