La tessitura sonora delle singing bowls, ricca di frequenze
armoniche naturali, è in grado di suscitare un’esperienza
uditiva sorprendente per le orecchie di un occidentale in quanto
ne sovverte alcuni paradigmi culturali; abituati come siamo
all’ascolto di musica basata sul temperamento equabile (un
sistema di intonazione degli strumenti pratico ma molto rigido,
introdotto in Europa intorno alla fine del 1600),
gli intervalli naturali e policromi delle “ciotole sonore”
possono causare infatti, una sorta di benefico “shock culturale”
che destruttura la mente dell’ascoltatore
e apre un varco verso nuove e profonde esperienze interiori.
Al tempo stesso, il suono ancestrale delle campane tibetane
esercita su di noi un richiamo stranamente familiare, qualcosa
in grado di connetterci con nostra natura più profonda e con
il mistero della Manifestazione. L’essenza “sonica” del mondo
concepita da tutte le antiche cosmogonie rappresenta, la chiave
di lettura principale per comprendere il potere che il suono
e la musica possono esercitare nelle nostre vite; la “via del
suono” può essere un’ efficace veicolo per il ripristino dell’
armonia interiore, spesso turbata dalle emozioni distruttive quali
rabbia, paura, sfiducia in sé stessi e verso il proprio potenziale
evolutivo. L’augurio è che “Onde di Pace” possa rappresentare
un’utile mappa per il lettore che desideri orientarsi con
cognizione di causa in questo mondo affascinante e,
per certi aspetti, ancora ignoto.
Autore | Giovanni Del Casale |
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