Indagare quanto di ciò che Krishnamurti ha detto possa essere filosoficamente rilevante è lo scopo del libro "La Terra Senza Sentieri": Krishnamurti può essere considerato un filosofo piuttosto che un maestro spirituale per almeno un paio di buone ragioni: egli non credeva nei maestri né nella spiritualità; incontrava altri esseri umani non per insegnare ma per capire.
A una prima lettura, specie per chi venga da studi di filosofia analitica e abbia un approccio il più scientifico possibile nell’affrontare i problemi e gli pseudo problemi del pensiero, le pagine di Krishnamurti possono sembrare eccessivamente naïve. Poche e troppo poco stringenti le argomentazioni, vaghi i concetti, apparentemente arbitrarie le conclusioni. Da qui a voler chiudere in fretta uno dei suoi tanti libri, il passo è breve. Eppure, se lette con il cuore aperto, da quelle stesse pagine emerge un’intelligenza unica e assolutamente originale capace di toccare profondamente il lettore.
Autore | Raffaele Catà |
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