«Questo testo è la chiave per entrare, in punta di piedi, nel cuore
dell’autore. Un “Seva” che tanto ha da dire e da condividere, ma
che non sa (o forse sa fin troppo bene) da che parte iniziare.
Queste pagine sono energia, spunto di riflessione, imbarazzo,
verità. Apparentemente così disallineate e sconnesse tra loro,
in realtà sono l’esatta trasposizione del percorso che porta alla
presa di coscienza di ogni uomo. Un filo sottile, che non si spezza
mai. […]
Il filo che unisce tutto è la consapevolezza. Il raggiungimento
di un equilibrio che, sebbene precario, consente di mettere
ordine tra le cose, di stabilire le priorità e di costruire – su basi
più solide – nuovi obiettivi futuri ai quali lavorare. Immaginatevi
al mare, in montagna o dovunque voi vogliate e preparatevi,
dietro ad una curva o tra le onde, ad incontrare un uomo che
vi farà compagnia per qualche ora raccontandovi di sé, di Baba,
dell’India. Raccontandosi, senza paura».
– dalla Prefazione di Maria Lucrezia Dau
«Questo testo è la chiave per entrare, in punta di piedi, nel cuore
dell’autore. Un “Seva” che tanto ha da dire e da condividere, ma
che non sa (o forse sa fin troppo bene) da che parte iniziare.
Queste pagine sono energia, spunto di riflessione, imbarazzo,
verità. Apparentemente così disallineate e sconnesse tra loro,
in realtà sono l’esatta trasposizione del percorso che porta alla
presa di coscienza di ogni uomo. Un filo sottile, che non si spezza
mai. […]
Il filo che unisce tutto è la consapevolezza. Il raggiungimento
di un equilibrio che, sebbene precario, consente di mettere
ordine tra le cose, di stabilire le priorità e di costruire – su basi
più solide – nuovi obiettivi futuri ai quali lavorare. Immaginatevi
al mare, in montagna o dovunque voi vogliate e preparatevi,
dietro ad una curva o tra le onde, ad incontrare un uomo che
vi farà compagnia per qualche ora raccontandovi di sé, di Baba,
dell’India. Raccontandosi, senza paura».
– dalla Prefazione di Maria Lucrezia Dau
Autore | Seva Maha Krya |
---|