Come si può sapere se il tempo che abbiamo vissuto rappresenta ancora la nostra attuale vita? Quanto la condiziona, in che misura e con quale utilità? Ecco l'interrogativo di fondo affrontato in questo ultimo saggio da Ferdinando Balzarro.
Una cronaca tagliata con l'accetta, che fonde la sua voce individuale al coro della storia Shotokan a partire dai fatidici anni sessanta.
L'avvento in Italia nel 1965 del M. Hiroshi Shirai, i primissimi adepti, le dure esperienze agonistiche, la scelta di vita, l'abbandono del maestro, il record mondiale, la via della maestria, gli allievi, le profonde trasformazioni dell'arte, la settima caduta.
Scandita da descrizioni essenziali, terse ed affilate, a tratti dissacranti, questa "autobiografìa impersonale", che vola dalla giovinezza, quando il corpo esulta, all'età della ragione e della forza del pensiero, trascina il lettore nel flusso di un'insolita pratica di memoria che azzarda la diffìcile impresa di coinvolgere generazioni distanti per età, idee e obiettivi, avvolgendo passato e presente nella vivida luce di quella comune passione che si chiama Karaté.
Come si può sapere se il tempo che abbiamo vissuto rappresenta ancora la nostra attuale vita? Quanto la condiziona, in che misura e con quale utilità? Ecco l'interrogativo di fondo affrontato in questo ultimo saggio da Ferdinando Balzarro.
Una cronaca tagliata con l'accetta, che fonde la sua voce individuale al coro della storia Shotokan a partire dai fatidici anni sessanta.
L'avvento in Italia nel 1965 del M. Hiroshi Shirai, i primissimi adepti, le dure esperienze agonistiche, la scelta di vita, l'abbandono del maestro, il record mondiale, la via della maestria, gli allievi, le profonde trasformazioni dell'arte, la settima caduta.
Scandita da descrizioni essenziali, terse ed affilate, a tratti dissacranti, questa "autobiografìa impersonale", che vola dalla giovinezza, quando il corpo esulta, all'età della ragione e della forza del pensiero, trascina il lettore nel flusso di un'insolita pratica di memoria che azzarda la diffìcile impresa di coinvolgere generazioni distanti per età, idee e obiettivi, avvolgendo passato e presente nella vivida luce di quella comune passione che si chiama Karaté.
Autore | Ferdinando Balzarro |
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