Le storie che seguono derivano da un libro edito per la prima volta in America nel 1895, in cui erano narrate varie storie udite in prima persona dall’autore nel corso dei suoi viaggi.
Nel corso di questi incontri “intorno al fuoco”, si sono unite varie figure, persone che vivevano nei dintorni ed avevano delle storie da narrare.
Gli esseri fatati non vanno presi come delle favolette per bambini né tantomeno sarebbe giusto prenderli sottogamba, come degli esseri da maltrattare e comandare a piacimento (come in certa magia cerimoniale occidentale), come se potessero essere resi schiavi della volontà umana senza subirne le conseguenze.
Essi sono, al contrario, esseri talvolta antichi e talvolta giovani, ma sempre comunque da rispettare.
A volte vengono confusi con gli elementali, a volte vengono considerati privi di vita reale propria, “schiavi” o “parenti” del “diavolo”.
Nella realtà, ogni essere incarnato è “schiavo” di leggi fisiche proprie, lievemente diverse da specie a specie e questo è altrettanto valido per chi, come gli esseri fatati, ha corpi formati da materia talvolta più eterea di quella che compone i corpi umani e talvolta no.
Ma certamente nessuno è “schiavo” di alcun “demone” e l’essere fatato oggi viene finalmente considerato da molti come un amico di un’altra dimensione, con cui potere stabilire relazioni pacifiche (è il caso della wicca) e, magari, con il cui ausilio potere lavorare magicamente.
Ciò che vedrai in "Fate, Folletti e Spiriti Inquieti" è certamente interessante dal punto di vista della conoscenza di alcuni di questi esseri; in più, vi sono anche alcune storie di “spiriti inquieti” che, per un qualche motivo, non riescono a trovare la libertà dalle catene di questa dimensione terrena.
Le storie che seguono derivano da un libro edito per la prima volta in America nel 1895, in cui erano narrate varie storie udite in prima persona dall’autore nel corso dei suoi viaggi.
Nel corso di questi incontri “intorno al fuoco”, si sono unite varie figure, persone che vivevano nei dintorni ed avevano delle storie da narrare.
Gli esseri fatati non vanno presi come delle favolette per bambini né tantomeno sarebbe giusto prenderli sottogamba, come degli esseri da maltrattare e comandare a piacimento (come in certa magia cerimoniale occidentale), come se potessero essere resi schiavi della volontà umana senza subirne le conseguenze.
Essi sono, al contrario, esseri talvolta antichi e talvolta giovani, ma sempre comunque da rispettare.
A volte vengono confusi con gli elementali, a volte vengono considerati privi di vita reale propria, “schiavi” o “parenti” del “diavolo”.
Nella realtà, ogni essere incarnato è “schiavo” di leggi fisiche proprie, lievemente diverse da specie a specie e questo è altrettanto valido per chi, come gli esseri fatati, ha corpi formati da materia talvolta più eterea di quella che compone i corpi umani e talvolta no.
Ma certamente nessuno è “schiavo” di alcun “demone” e l’essere fatato oggi viene finalmente considerato da molti come un amico di un’altra dimensione, con cui potere stabilire relazioni pacifiche (è il caso della wicca) e, magari, con il cui ausilio potere lavorare magicamente.
Ciò che vedrai in "Fate, Folletti e Spiriti Inquieti" è certamente interessante dal punto di vista della conoscenza di alcuni di questi esseri; in più, vi sono anche alcune storie di “spiriti inquieti” che, per un qualche motivo, non riescono a trovare la libertà dalle catene di questa dimensione terrena.
Autore | Jeremiah Curtin |
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