Troppo spesso si dimentica che tutti i desideri hanno un valore evolutivo che va compreso profondamente prima che il Sé Superiore ed il Creato collaborino e diano l’ok alla loro realizzazione. Molte sono purtroppo le scuole religiose e spirituali che sottolineano l’importanza di rinunciare ai desideri, soprattutto se materiali e mondani, senza tener conto che ogni desiderio insoddisfatto è paragonabile ad una cambiale insoluta che prima o poi dovrà essere che presenterà di vita in vita il proprio credito.
I desideri sono infatti paragonabili agli ingredienti di una minestra che l’anima cerca di preparare per saziare la propria fame di evoluzione-espansione, ed ognuno di essi è connesso alla necessità di far fare all’Anima un’esperienza specifica. Quello che distingue i desideri è solo il senso di impotenza che nasce da quei bisogni definiti “irrealizzabili” perché apparentemente irraggiungibili.
In realtà attraverso le esperienze la mente sviluppa una serie di idee, che vengono usate come mattoni con i quali essa edifica ponti oppure muri tra noi e la soddisfazione dei bisogni e delle curiosità, erigendo a volte costruzioni monumentali simili a veri e propri sepolcri.
Il vero proposito di queste pagine è dunque quello di smantellare le false credenze della mente convenzionale mediante l’analisi di tali mattoni, con lo scopo di aprire un varco alla luce solare e di illuminare l’interno dei castelli dell’ego, consentendo all’Anima di respirare e riprendere il cammino della vita, utilizzando la e mente come suo prezioso strumento, invece che essere da questa imprigionata e sacrificata.
Nel primo volume “Dio ci vuole Felici!” si è mostrato come lo Spirito abbia un’incidenza invisibile ma sostanziale sull’esistenza umana ed è stato dedicato un parziale approfondimento all’essenza mistica dell’uomo. In questo secondo volume si dipana invece lo studio delle componenti spirituali creative che sottendono alla vita materiale, affrontando con estrema lucidità gli ostacoli mentali (consci e inconsci) che impediscono il pieno godimento della vita mediante gli oggetti dei sensi che, seppur transitori, rappresentano una delle modalità che l’anima ha a disposizione per assaggiare la materia e di evolvere, mentre si trova nel “guanto” del corpo fisico.
Pagine preziose, che come una mappa ci aiutano a ritrovare il nostro tesoro nascosto, cioè il potere luminoso della determinazione che dobbiamo imparare ad utilizzare consapevolmente, per procurare proficui vantaggi sia a noi stessi, che dell'Universo che ci contiene.
Troppo spesso si dimentica che tutti i desideri hanno un valore evolutivo che va compreso profondamente prima che il Sé Superiore ed il Creato collaborino e diano l’ok alla loro realizzazione. Molte sono purtroppo le scuole religiose e spirituali che sottolineano l’importanza di rinunciare ai desideri, soprattutto se materiali e mondani, senza tener conto che ogni desiderio insoddisfatto è paragonabile ad una cambiale insoluta che prima o poi dovrà essere che presenterà di vita in vita il proprio credito.
I desideri sono infatti paragonabili agli ingredienti di una minestra che l’anima cerca di preparare per saziare la propria fame di evoluzione-espansione, ed ognuno di essi è connesso alla necessità di far fare all’Anima un’esperienza specifica. Quello che distingue i desideri è solo il senso di impotenza che nasce da quei bisogni definiti “irrealizzabili” perché apparentemente irraggiungibili.
In realtà attraverso le esperienze la mente sviluppa una serie di idee, che vengono usate come mattoni con i quali essa edifica ponti oppure muri tra noi e la soddisfazione dei bisogni e delle curiosità, erigendo a volte costruzioni monumentali simili a veri e propri sepolcri.
Il vero proposito di queste pagine è dunque quello di smantellare le false credenze della mente convenzionale mediante l’analisi di tali mattoni, con lo scopo di aprire un varco alla luce solare e di illuminare l’interno dei castelli dell’ego, consentendo all’Anima di respirare e riprendere il cammino della vita, utilizzando la e mente come suo prezioso strumento, invece che essere da questa imprigionata e sacrificata.
Nel primo volume “Dio ci vuole Felici!” si è mostrato come lo Spirito abbia un’incidenza invisibile ma sostanziale sull’esistenza umana ed è stato dedicato un parziale approfondimento all’essenza mistica dell’uomo. In questo secondo volume si dipana invece lo studio delle componenti spirituali creative che sottendono alla vita materiale, affrontando con estrema lucidità gli ostacoli mentali (consci e inconsci) che impediscono il pieno godimento della vita mediante gli oggetti dei sensi che, seppur transitori, rappresentano una delle modalità che l’anima ha a disposizione per assaggiare la materia e di evolvere, mentre si trova nel “guanto” del corpo fisico.
Pagine preziose, che come una mappa ci aiutano a ritrovare il nostro tesoro nascosto, cioè il potere luminoso della determinazione che dobbiamo imparare ad utilizzare consapevolmente, per procurare proficui vantaggi sia a noi stessi, che dell'Universo che ci contiene.
Autore | Lorena Di Modugno |
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