«Cucinare vegetariano non è solamente proporre un cibo più salutare, più etico e amico dell’ambiente.
Ancor più è preparare un nutrimento che aiuti il viandante umano a intraprendere con successo il viaggio della vita. Se scelto e calibrato nel modo giusto, come ben spiegato in questo volume, contribuirà al raggiungimento di una serenità interiore duratura.
E’ indispensabile per coloro che cucinano, considerare che i manicaretti che prepareranno per i loro cari potrebbero determinare il loro umore, il loro temperamento, la buona relazione con se stessi e con gli altri, la loro predisposizione all’ altruismo e non da ultimo la visione spirituale, vera dimensione dell’ essere. I nostri piatti, volenti o nolenti, influiscono sull’ altro, sia che si tratti di quelli di un fast food sia di quelli assaporati in un tempio. Con risultati in questo caso diametralmente opposti, facile capire quale sarà quello migliore.
Un alimento, naturalmente, va adattato alla situazione, alla cultura, al luogo, alle persone. E’ dimostrabile però che esiste quello che eleva e libera, quello che fa sprofondare e incatena. Avrebbe poca importanza se essere liberi non portasse alla felicità ma ad essere incatenati all’ oblio.
Da che parte stare è ovvio.
L’ alimento proveniente dal mondo vegetale è più virtuoso? Per esperienza personale, da quando molti anni fa sono passato da una dieta onnivora a una vegetariana, l’ orologio della vita ha iniziato a girare senza più incepparsi, naturalmente aiutato da attività altrettanto indispensabili per mantenere
la rotta, come la preghiera, gli esercizi dello yoga ma non solo.
Cucinare è un’ arte di trasformazione della materia, rispettando le forze che la guidano.
Fare bene implica studio e conoscenza, soprattutto la buona attitudine di persone di “buona volontà”, quella che mira al benessere di tutti, amici animali compresi. Ne vale la pena, ci faremo così buoni amici e con loro uniti cammineremo lontani.
Nella cultura della Cina si parla di virtù, e di doppia virtù quando una caratteristica luminosa di un essere va oltre il suo apice. In questo gustoso volume, la virtù è rappresentata dal fine benefico dei suoi guadagni e ancor più dal contributo che potrà portare alla conoscenza della funzione olistica
del cibo come descritta: consapevolmente in grado di alimentare corpo mente e spirito.
Le ricette come pensate da Paola sono come è lei, schiette, gustose e fantasiose. Di facile preparazione, non è necessario complicarsi la vita, ben calibrate per una dieta sana. La loro originalità contribuirà
ad essere sempre più amici dei vegetali. Penso soprattutto ai più giovani che con le buone scelte di oggi metteranno buone fondamenta alla loro vita.»
dalla PREFAZIONE
di Pietro Leemann
«Cucinare vegetariano non è solamente proporre un cibo più salutare, più etico e amico dell’ambiente.
Ancor più è preparare un nutrimento che aiuti il viandante umano a intraprendere con successo il viaggio della vita. Se scelto e calibrato nel modo giusto, come ben spiegato in questo volume, contribuirà al raggiungimento di una serenità interiore duratura.
E’ indispensabile per coloro che cucinano, considerare che i manicaretti che prepareranno per i loro cari potrebbero determinare il loro umore, il loro temperamento, la buona relazione con se stessi e con gli altri, la loro predisposizione all’ altruismo e non da ultimo la visione spirituale, vera dimensione dell’ essere. I nostri piatti, volenti o nolenti, influiscono sull’ altro, sia che si tratti di quelli di un fast food sia di quelli assaporati in un tempio. Con risultati in questo caso diametralmente opposti, facile capire quale sarà quello migliore.
Un alimento, naturalmente, va adattato alla situazione, alla cultura, al luogo, alle persone. E’ dimostrabile però che esiste quello che eleva e libera, quello che fa sprofondare e incatena. Avrebbe poca importanza se essere liberi non portasse alla felicità ma ad essere incatenati all’ oblio.
Da che parte stare è ovvio.
L’ alimento proveniente dal mondo vegetale è più virtuoso? Per esperienza personale, da quando molti anni fa sono passato da una dieta onnivora a una vegetariana, l’ orologio della vita ha iniziato a girare senza più incepparsi, naturalmente aiutato da attività altrettanto indispensabili per mantenere
la rotta, come la preghiera, gli esercizi dello yoga ma non solo.
Cucinare è un’ arte di trasformazione della materia, rispettando le forze che la guidano.
Fare bene implica studio e conoscenza, soprattutto la buona attitudine di persone di “buona volontà”, quella che mira al benessere di tutti, amici animali compresi. Ne vale la pena, ci faremo così buoni amici e con loro uniti cammineremo lontani.
Nella cultura della Cina si parla di virtù, e di doppia virtù quando una caratteristica luminosa di un essere va oltre il suo apice. In questo gustoso volume, la virtù è rappresentata dal fine benefico dei suoi guadagni e ancor più dal contributo che potrà portare alla conoscenza della funzione olistica
del cibo come descritta: consapevolmente in grado di alimentare corpo mente e spirito.
Le ricette come pensate da Paola sono come è lei, schiette, gustose e fantasiose. Di facile preparazione, non è necessario complicarsi la vita, ben calibrate per una dieta sana. La loro originalità contribuirà
ad essere sempre più amici dei vegetali. Penso soprattutto ai più giovani che con le buone scelte di oggi metteranno buone fondamenta alla loro vita.»
dalla PREFAZIONE
di Pietro Leemann
Autore | Pritha Paola Rossi |
---|